La Riflessologia Auricolare è una disciplina riscoperta dal medico francese Paul Nogier nel 1951, e riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nella riunione di Lione del 1990. Si tratta quindi di una tecnica complementare di grande interesse e comprovata efficacia riconosciute a livello internazionale.
La Riflessologia Auricolare è una tecnica basata sulla ricerca di squilibri energetici evidenziabili nell’orecchio esterno in precisi punti riflessi, ricerca a cui segue un trattamento di riallineamento energetico grazie alla ricca innervazione che caratterizza l’anatomia del padiglione auricolare (proveniente in particolare dalla terza branca del nervo trigemino -nervo mandibolare-, dal nervo vago, dal plesso cervicale superficiale e dal nervo glossofaringeo). Risultano, inoltre, sempre dal punto di vista anatomico, evidenti i legami con il tronco dell’encefalo, quindi con il Sistema Nervoso Autonomo (SNA), in particolare con i nuclei troncoencefalici e la sostanza reticolare.
Per comprendere l’azione della riflessologia auricolare (che si svolge essenzialmente a livello centrale su troncoencefalo, talamo e corteccia) dobbiamo fare riferimento al ruolo proprio della formazione reticolare. Quest’ultima possiede azione sia attivatrice che inibitrice di un gran numero di attività con funzioni sia motorie che sensitive; svolge, inoltre, un importante ruolo nella modulazione del dolore, così come nella regolazione del tono posturale.
Va sottolineato come questa importante struttura nervosa sviluppi, in effetti, un’azione aspecifica: si limita a raccogliere una grande quantità di informazione afferenti (cioè che si muovono dalla periferia per raggiungere il centro), per modularle in modo aspecifico ottenendo un armonioso controllo superiore (tanto della ricezione che del comando che ne consegue) di tali attività. Attraverso la stimolazione dei punti riflessi di cui ho accennato sopra, è possibile ottenere un effetto rigenerante a livello di vari organi e apparati dell’organismo, il tutto senza che l’operato dell’operatore presenti alcun effetto collaterale.
Le modalità di intervento sono diverse:
- STIMOLAZIONE ELETTRICA TRANSCUTANEA, tecnica che permette di individuare il punto da trattare con grandissimaprecisione, consentendo all’operatore di realizzare una perturbazione del punto stesso con conseguente modificazione del complesso neurovascolare ad esso associato.
- APPLICAZIONE DI AGHI da AGOPUNTURA AURICOLARE (di esclusiva pertinenza medica).
- APPLICAZIONE DI ASP (Ago Semi-Permanente in oro o acciaio): si tratta di piccoli aghi, a forma di minuscolo dardo, conservati in un applicatore manuale sterile e monouso; vengono applicati a pressione sul punto da trattare e sono in grado di restare in sede per alcuni giorni consentendo quindi una maggior efficacia del trattamento. Vengono quindi espulsi spontaneamente dalla pelle.
- MASSAGGIO del PUNTO: è possibile effettuare questo tipo di stimolazione utilizzando diverse tecniche. o Bastoncino di vetro con punta arrotondata (scuola lionese); o Palpeur a pressione, o Stiletto, stiletto a molla, o Specillo, o Manuale.
- APPLICAZIONE di SEMI di VACCARIA: applicando piccoli semi di vaccaria grazie a specifici cerotti auricolari, la persona èin grado di auto-stimolare il punto esercitando una semplice pressione sul seme stesso in diversi momenti della giornata.
La scelta del tipo di intervento sulla persona da trattare, dipende da numerose variabili che devono volta per volta essere considerate soprattutto in relazione alle specifiche necessità evidenziate. Voglio concludere sottolineando come (che si tratti di semi di vaccaria, quanto di aghi ASP, piuttosto che di magneti o di palpeur a pressione) la riflessologia auricolare ci consegni una straordinaria opportunità di lavoro attraverso tecniche consolidate, largamente riconosciute e studiate, oltre che saldamente inserite nella bibliografia mondiale tanto dall’OMS. Offre, inoltre, innumerevoli occasioni di intervento su persone che manifestano una scarsa compliace all’assunzione di farmaci o integratori così come su chi è già in terapia multifarmacologica; infine, non presentando nessuna controindicazione particolare per il suo utilizzo, rappresenta un’arma di grande potenzialità e a basso costo che tanto la moderna medicina integrata quanto la naturopatia, non possono più ignorare.
Dott. Daniele Orlandoni
Bibliografia:
o Bossy J.: “Basi neurobiologiche delle fiflessoterapie”, ed. Masson, Milano, 1977.
o Cattaneo L.: “Anatomia del sistema nervoso centrale e periferico dell’uomo”, ed. Monduzzi, Bologna, 1984. o Felten D.L., Jozefowicz R.F.: “Atlante di neuroscienze di Netter”, ed. Masson, 2005.
o Grobglas A., Levy J.: “Traité d’acupunture auricolaire”, ed. Maloine S.A., Parigi, 1986.
o Nogier P.M.F.: “Traité d’auriculothérapie”, Maisonneuve, Sainte Ruffine, France, 1969.
o Nogier P.M.F.: “Introduction pratique à l’auriculothérapie”, ed. S.A.T.A.S. s.a., Bruxelles, 1977.
o Scoppa F.: “Lineamenti di Auricoloterapia”, ed. Martina, 2006.