La Biorisonanza è una disciplina che applica la fisica alla biologia in generale, all’alimentazione in particolare.
Va sottolineato come allergie e intolleranze esprimano condizioni assai diverse e comunque molto lontane dalla valutazione di biorisonanza, differenze che risultano evidenti se si considera il documento redatto già nel 1995 dalla Società Statunitense di Allergologia che ha classificato in modo semplice ed immediato le varie reazioni ai cibi:
1. Le Allergie alimentari vere e proprie si manifestano con una reazione immediata o quasi al cibo ingerito saltuariamente. L’allergia alimentare è verificabile con esami clinici o di laboratorio dato che è IgE mediata (cioè immunoglobuline della serie E). La reazione allergica non dipende dalla quantità ingerita, ma solo dal tipo di alimento.
2. Le pseudoallergie dovute a deficit enzimatici. Se gli alimenti che provocano sintomi non vengono diagnosticati né come allergia né come intolleranza, si parla quindi di pseudoallergia alimentare. Il meccanismo immunologico caratteristico di queste reazioni è ancora piuttosto controverso.
3. Le ipersensibilità, cioè le reazioni ad alcune sostanze chimiche contenute in alcuni alimenti (ad es. vino, cioccolata, pesci in scatola, formaggi fermentati che contengono tira- mina e che possono causare cefalee).
4. Le intolleranze alimentari propriamente dette si hanno invece reazioni a cibi molto comuni e assunti quotidianamente, con tempi di reazione molto più lunghi ed una sintomatologia che si manifesta, anche a distanza di tempo. In questi casi eliminando inizialmente un cibo dall’alimentazione quotidiana e reinserendolo poi gradatamente si ottiene la re-missione del sintomo o del disturbo organico originario. L’intolleranza alimentare è una reazione agli alimenti causata da un meccanismo che coinvolge le immunoglobuline IgAe IgG oltre che i Neutrofili (questi ultimi assai più indicativi).
Il concetto di Carico Alimentare di Biorisonanza, invece, si basa sull’applicazione di un concetto fisico ad un sistema biologico; per questo nel momento in cui indaghiamo l’essere vivente mediante questo processo, entriamo nel campo della “biorisonanza”.
Va detto che, nelle sue caratteristiche essenziali, la risonanza è un fatto estremamente generale che si manifesta in diverse forme: possiamo avere una risonanza meccanica, elettrica, ottica, magnetica, nucleare, delle particelle, etc. Considerazione che fa da presupposto al nostro ragionamento è che nell’atomo gli elettroni occupano nicchie energetiche, o zone dello spazio, chiamate orbite. Ogni orbita possiede certe frequenze e caratteristiche energetiche dipendenti dal tipo e dal peso molecolare dell’atomo: solo un quantum dell’esatto bisogno energetico farà saltare l’elettrone sull’orbita superiore.
Si tratta dell’aspetto fondamentale del principio di risonanza, secondo il quale gli oscillatori accettano energia di soltanto una certa banda di frequenza. Attraverso il processo di risonanza quindi, l’energia della giusta frequenza ecciterà l’elettrone a spostarsi ad un livello o stato energetico superiore nella sua orbita intorno al nucleo. Al termine di questo processo, e in ossequio con la tendenza che ogni sistema dimostra per occupare il livello energetico più basso, la stessa energia verrà poi ceduta all’esterno per consentire il passaggio a ritroso, passando così da un’orbita superiore ad una inferiore emettendo energia di quella stessa frequenza: tale frequenza è la “frequenza di risonanza“. La risonanza, in definitiva, si verifica quando la frequenza dell’ “eccitazione” è identica alla frequenza di vibrazione naturale dell’oggetto.

Attraverso l’analisi vibrazionale della persona grazie al VEGA Test EXPERT Plus (effettuabile anche su un semplice campione di saliva conservato in una provetta contenente uno speciale gel), e tramite una metodica specifica, è possibile misurare il Carico Alimentare di Biorisonanza di uno o più alimenti. Sospendere per poche settimane l’alimento (o gli alimenti) evidenziato dal test, consente all’organismo di recuperare energie, permettendogli di ristabilire un corretto equilibrio di base.

 

 

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